La risonanza magnetica (RM) è una tecnica diagnostica che si basa sull’applicazione di un campo magnetico ad elevata intensità e onde in radiofrequenza nella zona da esaminare. Rispetto ad altre metodiche radiologiche di diagnostica, come la TAC, ha il vantaggio di non essere invasiva e non impiega radiazioni ionizzanti consentendo di ottenere immagini in tre dimensioni.
A cosa serve?
La risonanza magnetica dorsale è adoperata soprattutto per lo studio di lesioni traumatiche (fratture) a carico dei corpi vertebrali al fine di verificare che non vi siano compressioni sul midollo spinale e al fine di eventuali terapie mediche e/o chirurgiche.
Viene anche utilizzata inoltre per lo studio delle lesioni del midollo, per la ricerca di metastasi e, più raramente, per la definizione della patologia erniaria.
Come mi devo preparare?
Non è prevista nessuna particolare preparazione atta a sottoporsi alla risonanza magnetica dorsale.
Come avviene?
Il paziente si sdraia sull’apposito lettino del macchinario che, nel nostro caso, è totalmente aperto e antipanico. L’esame sfrutta un forte campo magnetico e onde in radiofrequenza per creare immagini ad alta risoluzione utili alla diagnosi.
Per la buona riuscita della risonanza magnetica è fondamentale che il paziente rimanga quanto più immobile possibile. La risonanza non è né dolorosa, né pericolosa per la salute. L’unico fastidio potrebbe essere causato dal rumore “annoiante” del macchinario in funzione.