La risonanza magnetica (RM) è una tecnica diagnostica che si basa sull’applicazione di un campo magnetico ad elevata intensità e onde in radiofrequenza nella zona da esaminare. Rispetto ad altre metodiche radiologiche di diagnostica, come la TAC, ha il vantaggio di non essere invasiva e non impiega radiazioni ionizzanti consentendo di ottenere immagini in tre dimensioni.
A cosa serve?
La risonanza magnetica della caviglia è una risonanza magnetica muscolo scheletrica che serve principalmente per studiare le parti molli che costituiscono le articolazioni, in questo caso della caviglia. Più in generale la risonanza muscolo scheletrica fornisce importanti informazioni circa i tendini (ad esempio il tendine d’Achille nella caviglia e la cuffia dei rotatori nella spalla), polso (utile per identificare sindromi del canale carpale, cisti del polso, fratture del polso e della mano, patologie infiammatorie tendinee).
La risonanza magnetica della caviglia viene solitamente consigliata dal medico ortopedico, quando le sindromi post-trauma e le lesioni muscolo tendinee diventano croniche, o se dopo una lesione ossea trattata con gesso il paziente non riesce a recuperare pienamente le capacità motorie. Permette inoltre di valutare alcune micro fratture intraossee, solitamente difficilmente individuabili attraverso una semplice radiografia. Tali fratture si verificano soprattutto negli sportivi e sono causate o da stress articolare o da movimenti della caviglia non proprio fisiologici.
Come mi devo preparare?
Non è prevista nessuna particolare preparazione atta a sottoporsi alla risonanza magnetica della caviglia.
Come avviene?
Il paziente si sdraia sull’apposito lettino del macchinario che, nel nostro caso, è totalmente aperto e antipanico, la caviglia in esame viene avvolto da una speciale bobina che avrà il compito di captare il segnale delle immagini. L’esame sfrutta un forte campo magnetico e onde in radiofrequenza per creare immagini ad alta risoluzione utili alla diagnosi.
Per la buona riuscita della risonanza magnetica è fondamentale che il paziente rimanga quanto più immobile possibile. La risonanza non è né dolorosa, né pericolosa per la salute. L’unico fastidio potrebbe essere causato dal rumore “annoiante” del macchinario in funzione.